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sabato 5 dicembre 2015

Rendi virale il tuo pensiero

Nell’epoca di internet la diffusione ‘virale’, ovvero in modo rapido e capillare, è entrata nella nostra quotidianità. Una moda, una frase, un video, una canzone, possono schizzare all’attenzione di centinaia, migliaia, milioni di persone in un tempo infinitesimale.
Addirittura c’è da avere cura dell’eventuale effetto boomerang. Possiamo diventare in un baleno, tanto per intenderci, popolari o impopolari. Sarebbe buona cosa dunque essere attrezzati mentalmente, innanzi tutto. Questo significa avere padronanza non solo e non tanto con il mezzo quanto con la gestione di quello che mettiamo in rete.
Se ne parla e non poco a proposito di informazione e gossip perché sono ambiti sensibili, nei quali la notizia che corre ha immediata risonanza e strascichi o risvolti più o meno accesi e forti. Spesso si presta invece minore attenzione alla divulgazione del pensiero e alla sua possibile viralità, appunto. Alludo a concezioni, teorie, filosofie, principi che davvero possono insinuarsi, fare leva, prendere il volo, smuovere anime.
Perché, tra l’altro, quando si fa riferimento a quest’ultimo caso e alla potenza della rete, si punta il dito più che altro sul fronte ‘cattivo’ o negativo?
Perché è di molti illuminati, dotti, buoni, geniali pensatori affidarsi poco, davvero poco, a quell’enorme strumento di divulgazione che è il web. Qualcuno arriccia il naso alla tecnologia con la quale non ha pratica confidenza, qualcuno è attaccato alla carta, qualcuno teme di svilire il messaggio nel mare magnum di contenuti minori, altri coltivano ancora il pessimo vezzo di una cultura d’elite che non può o non deve arrivare a tutti almeno potenzialmente.
In verità non solo audaces fortuna iuvat (la fortuna aiuta gli audaci), c’è molto di più. L’evoluzione presuppone trasmissione, una conoscenza di pochi tarpa le ali alla conoscenza stessa, il successo di un pensiero è l’unico modo per donargli una vita. Bisogna dunque farlo, questo salto.
Ecco, rendere virale un pensiero.
Ci sono blog che veicolano studi straordinari, sono fonte inesauribile di sapere ed interazione, danno alla luce veri e propri fenomeni culturali.
Il ghostblogger, rigorosamente dietro le quinte, sa muoversi con i tempi e il linguaggio che il pensiero richiede.

Che la buona viralità sia con noi!

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