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giovedì 28 aprile 2016

Il pensiero dei corpi

-Io lo volevo, il suo odore addosso. Lo volevo ma provavo vergogna.
-Non dovevi vergognarti della natura. Lei è perfetta.
-Mi avrebbero condannato a morte.
-Loro sarebbero stati solo maledettamente invidiosi.
Ci sono storie scritte nei desideri repressi. Incontri di corpi che non si compiono e restano un languido sospiro di amarezza per tutta la vita. Giudizi che non dovrebbero essere pronunciati. Pudori che sono lame nella carne.

Il languore e la tristezza si scatenano in inquietudini, in sogni, in erotiche immaginazioni. Alle volte hanno una forza così penetrante da superare l’energia degli atti compiuti…Perché capita…che ciò che è perduto diventi eterno e portentoso.

martedì 26 aprile 2016

Il ritmo

Il RITMO è definito dalla Treccani come ‘il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono; tale successione può essere percepita dall’orecchio (con alternanza di suoni e di pause, di suoni più intensi e meno intensi, ecc.), o dall’occhio (come alternanza di momenti di luce e momenti di ombra, di azioni e pause, di azioni fra loro simili e azioni di diverso tipo, ecc.), oppure concepita nella memoria e nel pensiero’.
Accarezzare, scuotere, incalzare, travolgere…il ritmo esprime e trasmette uno stato d’animo, una visione, un intento, un sentimento. Può sedurre, scaldare, commuovere, inorridire. E’ facile pensare alla musica. Ma vale altrettanto per la pittura, la scrittura, la scultura, la cinematografia, per ogni forma di comunicazione. Perfino per il nostro modo d’essere.
‘Come un'onda libera ti porta via
Andamento lento questa melodia
Risonanze nere senza ipocrisia
Andare un po' più su
Libero
Magico e suadente questo ritmo che
Vibra sotto pelle eccitandoti’
La canzone di Tullio De Piscopo (Andamento lento) è una delle migliori ispirazioni che io conosca per il ritmo di scrittura. Tutto però va contestualizzato, come amerebbero dire taluni. Il senso è quello della relazione e dell’adeguatezza ovvero ogni genere letterario e ogni trama ha un ritmo ‘suo’. Talvolta è nell’armonia, altre nel contrasto.

La mia ricetta del ritmo è sul pentagramma delle emozioni a pelle…

venerdì 22 aprile 2016

Social media editor

Cari personaggi pubblici, imprenditori, artisti imparate dalla frizzante intelligenza di una 90enne. Aiuto, nel 2016 la monarchia ancora docet.
La lezione social in effetti arriva dalla Regina Elisabetta a caccia di un socialmedia editor per i profili Facebook e Twitter della Casa Reale.
Mai abbassare la guardia, la capacità di comunicazione è essenziale!
Oggi più che mai ha bisogno di attenzioni speciali.
Nel bombardamento mediatico e pubblicitario distinguersi è sempre più difficile. Ad urlare sono più meno buoni tutti, a farsi ascoltare riescono pochi.
Ecco, questo già vi suggerisce il nuovo paradigma della profondità/semplicità: emergere con uno stile unico.
Si può fare tutto, via social: informare, divertire, promuovere, perfino fare cultura. Quello che conta è coinvolgere. Gli ingredienti del successo di un social media editor sono molti, se ci mettiamo -con i vecchi schemi- a presentarlo con un mare di paroloni che dicono più o meno tutto e niente. In verità sono pochi ma di straordinaria qualità.

Oggi ho voglia di lanciare un indizio praticamente inossidabile e universale: sensibilità. Mica una parola, una conditio sine qua non. Per qualsiasi ambito, settore, obiettivo.

martedì 19 aprile 2016

Puntare alla pancia del lettore

Non solo i libri di cucina parlano alla pancia.
La lettura è un incontro con le emozioni. Che siano sentimenti o momenti buffi, avventure o scenari horror, quello che il libro apre è il mondo più o meno magico di sé, dei pensieri e della vita.

Scrivere è anche prendere la mira. Il bersaglio è la pancia del lettore.

domenica 17 aprile 2016

Il romanzo dell'immaginazione

‘Voglio un romanzo che costringa il lettore a credere nel potere della sua immaginazione’.

Caro autore, quel genio di Einstein diceva ‘la logica vi porterà da A a B, l’immaginazione vi porterà dappertutto’...E non si sbagliava.

venerdì 15 aprile 2016

Storie di uomini e donne

E poi ci sono certi silenzi infedeli come canaglie.
Non poteva tollerare di essere ignorata da quella presenza assente, avrebbe preferito confessasse con gioia di aver goduto di decine di amanti.
Un uomo! Un uomo ha coraggio e rispetto.
Non sa mentire, sa esserci…quale delle tante tu sia.

Questo pensò, mentre già lo stava dimenticando.

Ci sono storie raccolte dalle ceneri. Storie di uomini e donne che non sono più come la natura li voleva, persi in qualche vigliacca e miserabile finzione della vita. Di questa vita talmente avanti da essere inesorabilmente indietro.


giovedì 14 aprile 2016

Scrivere un best seller

In rete circolano parecchie guide alla ‘scrittura di un best seller’.
Aiuto, esiste la formula magica?
Troppo facile, direi. Ogni libro di successo, se mai, contiene una combinazione di elementi ‘vincenti’ ma non c’è ispirazione, sviluppo e alchimia di ingredienti che si possa trasmettere con tanta leggerezza.

Non scherziamo e non illudiamo, suvvia. E’ un duro mestiere, quello delle trame e delle parole. E mi piace sia intriso di umiltà, passione e candore. 

sabato 9 aprile 2016

Riconoscere il ghost writer

Dopo tanti libri scritti mi capita ancora di pensare molto, come al principio, a quale identità professionale assumere. Naturalmente il ghost writer carpisce e assorbe quella del committente. Ma non solo. Chiave, taglio, stile prendono anche un po’ dal guizzo del ghost writer che, si badi bene, non può ripeterli identici di libro in libro come ad imprimervi un marchio di fabbrica…
Ecco, io vivo questo aspetto come tra i più appassionanti del mio lavoro. La ricerca, la sfida sempre diversa, la creatività e una curiosità praticamente infinita.
Davanti a un’idea o a una storia cerco una lettura, una sua alternativa, un verso e un ribaltone. La lascio decantare in testa un po’ per lambirla con pensieri differenti, per fare in modo che si depositi pian piano in una formula sorprendente, perché sveli il suo mistero, per vedere come può reagire alle mie emozioni e provocazioni.
Quasi impossibile da spiegare. E’ un’avventura intima davvero. Talvolta, anzi spesso, sbalordisce lo stesso autore.

Questo è il motivo per cui mi piace stendere un preventivo che contenga impressioni, ipotesi, piste. 
Insomma quanto non devo essere riconoscibile dal lettore, tanto voglio invece che il committente mi riconosca al volo come il 'suo' ghost writer.

mercoledì 6 aprile 2016

Un libro audace

Da ghostwriter mi capita spesso di dover tirar fuori l’audacia di una storia.
Soprattutto nel romanzo biografico i committenti sono, paradossalmente, molto ombelico-centrici eppure altrettanto frenati o ‘ciechi’… Non osano guardare o non vedono, insomma, il fulcro, il clou, l’elemento chiave della loro vita e delle loro vicende. Talvolta ne hanno una vaga percezione sotto pelle ma hanno bisogno che venga loro evidenziata, altre fanno l’incontro e la scoperta solo attraverso le pagine scritte.
D’altra parte bisogna intendersi, sull’audacia.
E’ un errore, a parer mio, intestardirsi sugli aspetti eclatanti, aggrapparsi disperatamente a una deviazione e, ancor più, puntare sull’artificio. Guai a mettere coraggio ad oltranza, anticonformismo a pioggia, sfrontatezza oltre il livello tollerabile. E’ nella verità che va cercata la chiave da esaltare, con un occhio di riguardo -anche qui- a interpretare correttamente l’esaltazione!

venerdì 1 aprile 2016

Scrivere per offrire un viaggio!

La lettura è un viaggio non solo fisico, geografico, ma esistenziale. E allora significa più che prendere un treno e spostarsi da un luogo a un altro, scoprire terre, incontrare volti, imparare parole.
E’ un cammino dell’anima attraverso storie ed emozioni.
Però è magnifico lo stimolo di Francis de Croisset. Guida chi scrive affinché pensi ad offrire al lettore la ricchezza di un viaggio…

Ecco, mi piace ricordarlo quando compio l’opera di narrare l’idea dei miei committenti autori.