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giovedì 28 aprile 2016

Il pensiero dei corpi

-Io lo volevo, il suo odore addosso. Lo volevo ma provavo vergogna.
-Non dovevi vergognarti della natura. Lei è perfetta.
-Mi avrebbero condannato a morte.
-Loro sarebbero stati solo maledettamente invidiosi.
Ci sono storie scritte nei desideri repressi. Incontri di corpi che non si compiono e restano un languido sospiro di amarezza per tutta la vita. Giudizi che non dovrebbero essere pronunciati. Pudori che sono lame nella carne.

Il languore e la tristezza si scatenano in inquietudini, in sogni, in erotiche immaginazioni. Alle volte hanno una forza così penetrante da superare l’energia degli atti compiuti…Perché capita…che ciò che è perduto diventi eterno e portentoso.

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