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giovedì 29 settembre 2016

Il libro delle donne

Il libro che ogni donna vorrebbe scrivere. Forse la storia che ogni donna vorrebbe vivere.
Quella grassa con la cellulite, l’innamorata infelice, la sfigata cronica, la bella alla quale si nega il cervello, la manager invisa, la brillante invidiata, la mamma disastrosa.
Quella che vorrebbe confessare sogni e debolezze, quella che non riesce a tirar fuori energia e autonomia, quella che deve lottare contro chissà quali preconcetti, quella che vorrebbe amore e trova sesso, quella che vorrebbe libertà e si infila in un vicolo cieco. Quella che ancora non ha capito se esiste qualcosa che assomigli alla <normalità>.
Quella che è autentica solo con l’amica del cuore e quella che un’amica del cuore non ce l’ha.
E pure la pettegola, la perfida, l’oca giuliva.
Perché c’è un piccolo grande ingrediente che hanno tutte. Tutte. E quasi nessuno lo sa. Lei l’ha scoperto, con una lucidità ferocemente dolcissima. Senza paura vuole metterlo nero su bianco.

Una sfida imperdibile.

lunedì 26 settembre 2016

Il libro del mistero

Quello che non sappiamo è spesso quello che non vogliamo sapere. Ci scostiamo, frettolosi, da un pensiero.
La verità è lì, si tratta solo di non considerarla un segreto al quale non possiamo accedere.
Lui non la svela. Racconta quello che non ha voluto negare ai suoi occhi.

Non è una storia, è la Storia.

martedì 20 settembre 2016

La paura, il coraggio, la dolcezza

Ho conosciuto la paura. Eccome se l’ho conosciuta.
Per questo la speranza non bastava. Ho dovuto scavare dentro di me e trovare tutta la forza che non sapevo di avere.
C’è un terrore che non lascia altro scampo che la più strenua delle difese: il coraggio di tirar fuori tutte le proprie energie.
Lui questa scoperta la consegna a un libro mozzafiato. Serrato e incandescente ma di infinita dolcezza.

Goccia dopo goccia io, ghost writer, sento aderire la sua storia come una seconda pelle.

sabato 17 settembre 2016

Una limpida rivelazione

Maestro Oogway: La tua mente è come quest'acqua, amico mio: quando viene agitata diventa difficile vedere, ma se le permetti di calmarsi la risposta ti appare chiara.
(Kung Fu Panda)

Perché nella quiete i pensieri trovano ordine, gli occhi vedono, lo spirito sente.
Forse perché l’acqua deve scorrere, placida, liscia come l’olio. E riflettere. E lasciare che ciò che deve venga a galla.
Magari perché lentamente ascoltiamo e comprendiamo meglio le risposte.
Mi piace, credere ci sia sempre una limpida rivelazione possibile.

Così mi capita quando raccolgo una storia e non mi butto a scriverla. E’ lei a farsi largo, piano, dentro di me. Io ne capto un poco alla volta i percorsi e le pieghe. Ha bisogno di sole, pioggia e pazienza per maturare. Tutto ha un tempo.

martedì 13 settembre 2016

Il libro dell'attimo

Né passato né futuro, l’emozione è ora.
Il ricordo e la speranza, di ieri e domani, non possono neanche vagamente avere la stessa intensità. Adesso, in questo preciso spicchio di mondo, vive di carne e cuore l’ebrezza di un incontro, di un paesaggio, di un pensiero.
Lo stringe, forte, in un abbraccio. E gode. Gode con la mente sgombra da qualsiasi freno.
Così a ogni passo ha una vita nuova.

Io, ghost writer, immersa nelle sue mille vite, incontro tutti i brividi possibili. E, incantata, sorrido.

lunedì 5 settembre 2016

Cerco un buon ghost writer

Se tutto è relativo lo è anche il concetto di <bontà> del ghost writer. Anzi, non vi è neanche una definizione che si ispiri a criteri culturali di un tempo-luogo, quelli che almeno possono valere per un numero piuttosto rilevante di persone. Spesso il ghost writer è buono per certi autori, per certi generi letterari, per certe storie, quasi fosse una valutazione di pelle, come si usa di dire. Quasi intima e difficilmente spiegabile.
Non mi avventuro in considerazioni più approfondite per sommo rispetto alla libera scelta dei committenti. Solo mi è sempre piaciuto individuare in umiltà e sensibilità due virtù idonee al servizio di ghostwriting.
Ve ne sono molte altre, sia ben inteso, ma queste sono già bellissimi abbozzi di un identikit promettente.

Detto ciò ciascuno incarichi la sua ‘migliore ombra’, il proprio scrittore fantasma ideale, la tastiera che sente più affine ai desideri che tiene nel cassetto!