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venerdì 4 novembre 2016

Comunicare sui social media

Esiste una vera e propria ‘emergenza social media’. Tutti devono essere o diventare social. Un po’ vezzo, un po’ svago, un po’ occasione, un po’ necessità.
Il problema non è certo aprire un profilo instagram, twittare o avere una pagina facebook ma COME GESTIRE la propria presenza sui social media.
Vale per tutti, anche per quelli che ancora oggi credono siano solo luogo di spensierato cazzeggio. L’occhio lungo delle aziende, ad esempio, scruta chi sei da cosa pubblichi, da come interagisci, da quali gusti esprimi. E non solo. Chiunque ormai si fa un’idea della nostra personalità dal modo in cui siamo sulle piattaforme virtuali.
Artisti, personaggi pubblici, professionisti, imprenditori, a maggior ragione, sono concentrati a trasmettere un’immagine e un identikit che caratterizzi, attragga consensi, dimostri una qualità, uno stile, un pensiero.
Attenzione. Non si tratta sempre e solo di guadagnare likes o condivisioni ma quali likes e condivisioni si conquistano. Diventare ‘popolari’ per qualcosa di cui oggi non c’è (o domani non ci sarebbe) da andar fieri è un flop pericoloso.
Questo è l’aspetto minimo, direi essenziale.
Chi ha esigenze peculiari deve poi considerare moltissime altre cose, dal target cui si rivolge al relativo linguaggio e molto altro ancora. Servono lezioni e lezioni ma sul linguaggio una cosa tengo sempre a sottolinearla: tutte le tecniche/regole di comunicazione on line, l’originalità, l’empatia e chi più ne ha più ne metta non possono fare a pezzi l’italiano (o la lingua in cui si scrive). No, mai. 

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