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martedì 23 maggio 2017

Perché affidarsi a un ghostwriter

foto di R. Carnevali
Ormai sono tante, le persone che mi hanno scelto come ghostwriter.
Autori, personaggi pubblici, artisti, professionisti, aziende. Persone che hanno idee eccellenti e pochi mezzi o tempo per metterle nero su bianco, per gestire un blog o la comunicazione sui social. Persone che magari sono estremamente competenti in una materia o ambito ma non amano misurarsi con la scrittura. Persone abituate a un linguaggio scientifico, tecnico o comunque specialistico e non a uno stile narrativo. Gli esempi potrebbero essere infiniti.
Magari sono persone note. Oppure sono esordienti e sconosciute. Tutte hanno molto da trasmettere ma non sanno come farlo o non possono farlo.
Sempre più imprenditori e manager, finalmente anche in Italia!, si rendono conto che un ghostwriter è un ottimo investimento: poca spesa tanta resa, giusto per utilizzare uno slogan che fa cogliere al volo il concetto. Sempre più professionisti hanno compreso quanto sia essenziale presentarsi, con le parole, ma anche ‘arrivare’ al target giusto. Sempre più aziende abbracciano lo storytelling.
Certamente bisogna sceglierlo con cura, il ghostwriter. Lo scrittore fantasma, la penna (o la tastiera) invisibile, l’ombra delle parole, diventa espressione dell’autore, deve quindi aderire al suo spirito come un vestito sartoriale. E non solo. Spesso il ghostwriter è un filtro, un termometro, una bussola, un intervento di pronto soccorso. Perché è uno del pubblico, il ghostwriter. Legge, studia, sta sui social, va al cinema, segue la musica, ascolta i tg, ha una visione allargata, trasversale, è allenato a interagire, è abituato a captare ogni segnale, ha un fiuto addestrato.
Io, come tutti i colleghi ghostwriter, scrivo per conto altrui con la passione con la quale scriverei per me. Perché il ghostwriter non racconta mai ‘solo’ per lavoro, racconta perché non potrebbe vivere bene senza raccontare. Perché io mi rendo conto che non sarei quella che sono se non fossi cresciuta ogni giorno con il tesoro di ogni mandato, di ogni incarico, di ogni servizio. Perché lo scrittore ombra sente l’aria che tira, sta lì a dialogare sul web, sa governare le emozioni e i commenti, ha sempre voglia di avventure e non si stanca mai.

Qualche volta amici e conoscenti mi chiedono quali committenti preferisco, quale genere, in quali contesti. Non so rispondere. Un po’ di me splende ovunque e in ognuno e questo rende tutti preziosi. E poi davvero, ogni storia, ogni sfida, ogni settore, ogni obiettivo, è un piccolo grande mondo di cui godere.

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